EACH DOG FEELS LIKE AT HIS HOME


May 2020

LA VERA AMICIZIA IN 4300 GIORNI

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"One love, One heart,
let’s get together and feel all right”

Così cantava il famoso Bob Marley: un amore, un cuore, restiamo insieme e sentiamoci bene.
E così è andata tra me e Peggy.
Peggy è arrivata come un raggio di luce dopo un temporale.
Diciamolo a quel tempo non era di certo il periodo migliore della mia vita, insomma un pò di cose erano andate storte e lo stato d’animo oscillava tra l’apatia e il non voglio vedere nessuno, fino a quando dall’ultima persona sulla terra, mia mamma, mi sarei attesa questa brillante idea.
Prendere un cane come miglior amico per superare il momento, insomma vuoi per deformazione professionale di mamma, ma ha pensato bene che non servisse uno psicologo qualunque, ci voleva uno psicologo dotato di quattro zampe, pelo riccio e un muso da copertina.
E cosa volete che vi dica… aveva ragione!
L’arrivo di Peggy la mia barbona nana, trasformò tutta la negatività in amore, in cure verso la mia quadrupede e pure più attenzione a me stessa, avevo una buona scusa per vestirmi, truccarmi e portare a passeggio la mia nuova amica.
Le giornate con lei si sono riempite e il vuoto che prima c’era dentro la mia testa era completamente sparito.
Alle volte penso a come sarebbe andata se non fosse arrivata Peggy, forse ci avrei messo molto più tempo a trovare un equilibrio e tornare a vivere la vita con spensieratezza.
Come tutte le persone anch’io ho amici, ma credo che l’amicizia tra un uomo e il suo cane, sfiori qualcosa di ultra terreno.
Si dice la famosa frase “il cane è il migliore amico dell’uomo” ma io credo sia molto di più.
Non è solo un amico, è la tua guardia del corpo, quanti dei nostri pelosi ci seguono per la casa ad ogni nostro spostamento o semplicemente, anche da stesi o dalla loro cuccia, ci guardano come a controllare che attorno a noi tutto sia tranquillo.
Ricordo le volte che Peggy da giovane mi seguiva anche in bagno, pareva volesse essere certa che qualche spirito maligno non si trovasse vicino al wc. Fortunatamente con il tempo ha capito che in bagno ci posso andare anche da sola e che esco sempre dalla doccia illesa.

Un cane è molto più di un amico è un Confidente, con la C maiuscola.
Parliamoci chiaro, quello che sa di noi il nostro cane non lo sa realmente nessuno.
Insomma quante volte il nostro amico a quattro zampe ci ha visti combinare le peggiori cose in casa: dal distruggere cose per sbaglio e poi non farle scoprire al resto della famiglia, a cercare di organizzare sorprese o cantare quella canzone straniera di cui non sapevi assolutamente il testo e ti sei lanciato in una lingua che realmente solo il tuo cane può capire, perché a lui non gliene può interessare di meno di quello che stai dicendo, lui vede che sei felice, canti e fai un gran casino, dunque ci stiamo divertendo insieme, magari abbaio pure io.

Un cane è un angelo, ma per angelo non intendo qualcosa legato alla cristianità, intendo un essere dotato di qualcosa di immateriale che ti protegge l’anima. E’ il custode delle tue emozioni, perché ti conosce per quello che sei, non devi spiegarlo come faresti ad un amico, non devi parlare con lui, basta stare vicini, respirarsi a vicenda, lui sente veramente i battiti del tuo cuore.

Un cane è la miglior medicina al mondo, passa un’ora del tuo tempo con il tuo cane e vedrai che effetto immediato può avere sulla tua salute.

Peggy è la mia migliore amica e anche di più…
Non credo che sarò mai in grado di restituirle tutto quello che lei regala a me quotidianamente.

A breve compi 12 anni mia piccola palla di pelo e la tua energia, la tua vivacità, la tua tenerezza e i tuoi sguardi non sono cambiati dal giorno in cui decisi di farti entrare nella mia vita con il ruolo di migliore compagna di vita che potessi avere.

A te amica voglio dirti GRAZIE ogni giorno per i prossimi anni che passeremo insieme, perché mi hai insegnato il significato della parola AMICIZIA.

UNA VITA A 16 ZAMPE

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Quando decidi di condividere la tua vita con “sedici zampe” devi mettere in conto molte cose, la prima su tutte è che non vivrai mai in solitudine.
Con sedici zampe, ovvero quattro meravigliosi cani, la casa non è mai vuota e il tuo cuore sarà sempre pieno di amore.
Quante volte è capitato a chi come me portando a passeggio i propri cani incrocia sguardi umani sbalorditi, schifati o al limite della risata?
Beh quando porti a spasso sedici zampe (alle volte sono loro a portare a spasso me!) devi essere pronto ad una valanga di commenti e domande. Quando ti prepari per uscire devi essere consapevole che tra le tante persone che incrocerai, statisticamente dovrai rispondere alle fatidiche quattro domande:
  1. “Come fai a gestire quattro cani?”
  2. “Quanto tempo ci metti a pulire casa?”
  3. “Vanno d’accordo tra di loro?”
  4. “Quanto mangiano?”

A queste domande ormai perfino Peggy, Hilton, Spritz e Zelda probabilmente saprebbero rispondere con diplomazia.

La vita a sedici zampe ti mette alla prova perché l’amore che provi per loro mette in secondo piano tutto il resto, prima ci sono le loro esigenze e poi le tue. Per fare un esempio: prima prenoto dal toelettatore, poi se mi ricordo, il mio parrucchiere.
Con sedici zampe può succedere che nello stesso giorno Spritz ha una leggera congiuntivite a causa del pelo lungo, Zelda sanguina dalla coda ammaccata a forza di farla roteare addosso al muro per la felicità, Hilton ha la dissenteria, perché tutti i giorni elemosina biscottini prelibati dai vicini di casa e Peggy ha qualche acciacco per la sua età; nonostante tutto sei felice di poterli accudire e ciò non ti pesa minimamente.

Le mie sedici zampe mi ricordano ogni giorno quanto siano felici di stare con me, pensate a quante volte un essere umano è felice realmente e incondizionatamente di stare accanto a voi.

Le mie sedici zampe quando soffro mi sono dei sostegno, con i loro sguardi mi rassicurano ricordandomi che tutto passa e si supera.

Le mie sedici zampe sono dei confidenti eccezionali con loro puoi parlare di tutto e sanno tacere meglio di qualsiasi altro confidente.

Le mie sedici zampe ti ricordano che non va mai bene sprecare il cibo, “se proprio non lo mangi, lo mangiamo noi”.

Le mie sedici zampe alle volte fanno talmente tanta confusione in casa che se solo provi a chiuderti nel tuo silenzio, perché hai la giornata storta, ti ricordano che la vita è bella che non serve arrabbiarsi, con una pallina e un paio di coccole puoi cambiare il tuo umore.

Quando hai quattro, otto, dodici o sedici zampe in casa ricordati che la tua vita ha un valore aggiunto, anche se questo può sembrare sotto certi aspetti un sacrificio, perché magari si pensa alle vacanze in funzione dei nostri pelosi, oppure si deve scegliere il ristorante che li accetta, devi munirti di ottimi aspirapolvere e spendere parecchi soldi in crocchette e veterinario.

Tornando dunque a tutte le domande che di solito mi fanno le persone che incontro quando sono con i miei cani, rispondo semplicemente che ho scelto di vivere “una vita a 16 zampe”: piena di gioia, amore, abbai e scorribande.

Io, Zelda e il lockdown

1 febbraio 2020, DIA DEL GALGO
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Quando decidi di adottare un galgo ti senti sopraffatto da un’immensa gioia per quello che accadrà di li a poco, pensi al suo arrivo, a come sarà, ti senti responsabile perché ora sarai tu a prendertene cura. Diciamolo, ci si sente nel nostro piccolo degli eroi per la causa che abbiamo scelto di sposare e per salvare uno di loro.
Beh non proprio, siamo realmente noi gli eroi?
Ora vi spiego

Quando decisi di adottare Zelda, non avevo di certo bisogno di un quarto cane, ma avevo un assoluto bisogno di altro e questo altro spingeva dentro di me, con una forza tale che mi portava a volerne sapere sempre di più sulla storia dei galghi spagnoli, così tanto che tutte le volte che leggevo un libro che raccontava delle loro vite violentate scoppiavo a piangere, non potevo accettare la realtà scritta su carta, figuriamoci la vera realtà silenziosa che tutti i giorni accompagna in Spagna le vite di queste creature.
Un giorno guardai mio marito e gli dissi semplicemente: “noi possiamo salvarne uno e liberare un posto in Fondazione”. La situazione da li in avanti in casa sarebbe stata difficile perché mio marito doveva partire per quattro mesi lontano da casa, sarebbe rientrato solo i weekend e forse ci si chiedeva se non era il momento opportuno per decidere di adottare un galgo.
Dentro di me sapevo che questi dubbi non dovevano prendere il sopravvento.
Contattai Barbara in primis e poi arrivarono a casa mia Monica ed Elisa. Non passarono più di due giorni che decidemmo di accogliere nella nostra vita Careta, che poi diventò Zelda (dall’ebraico “felicitàWinking.
E mentre le giornate scorrevano dopo il suo arrivo, con una normale routine, ma con tutte le accortezze e i consigli dati per un buon inserimento della ragazza, piombò una di quelle cose che nella vita non ti aspetteresti mai: UNA PANDEMIA.

Quando arriva una Pandemia, il tempo si blocca e resti inerme di fronte allo scorrere delle ore intrise di paure, di domande, di noia, di solitudine.
E’ li che ti accorgi che a fianco a te è piombata nella tua vita una creatura eterea, empatica all’inverosimile, ed è lei che ti salverà realmente da questo gran casino chiamato lockdown.

Le nostre giornate le abbiamo passate guardandoci, respirandoci nel vero senso della parola, lei con il suo tartufo nero umido, io appoggiandomi con l’orecchio delicatamente al suo petto possente, ad ascoltare il battito rilassato del suo cuore. Il tempo lo hanno scandito i nostri sguardi, le nostre delicate carezze, la nostra fiducia reciproca che pian piano prende forma. Perché quando nella testa hai mille pensieri, quando tutto ti si sgretola davanti, i suoi occhi ti leggono dentro.
Allora è li che pensi che durante una Pandemia, un uomo, una donna non sono niente, la forza alle volte è poca, sei stanco di stare imprigionato nella tua stessa casa, non sei più tu a decidere del tuo destino, ma è il destino o qualcosa al di fuori di te che deciderà come supererai questo momento, a te non resta che aspettare, attendere e forse non perdere mai la speranza.
E’ cosi che guardi il tuo Galgo e pensi alla sua vita passata: lui non ha scelto, non ha potuto scegliere, ha mangiato quello che trovava, è stato imprigionato gran parte delle ore di una giornata in un tugurio, è stato solo, indifeso e maltrattato, ma i suoi occhi ora ti insegnano a non mollare, ad avere il tempo per riflettere, ad avere calma, perché una seconda chance arriva.
Allora questo lockdown è servito, è servito perché il mio galgo è stato il mio vero eroe, colui che mi ha salvata dalla monotonia, dai pensieri negativi, dalla paura di perdere.
Qualcosa sta crescendo tra di noi ed è meravigliosamente stupendo, un qualcosa fatto di lunghe pause e di silenzi pieni delle più belle armonie.