Diciamocela tutta, quanti di voi almeno una volta hanno pensato a come sarebbe il proprio cane se fosse un umano... TUTTI. Fa parte della natura dell’uomo, che è antropocentrico, umanizzare gli animali, nel bene e nel male, a volte facendo seri danni, a volte con un pò di leggerezza è motivo di risata tra amici. Premetto che non amo vedere i cani sui social “usati” come bambolotti per ottenere più followers, vestiti da umani nei modi più stravaganti, molte ragazze passano la loro vita “fotografica” a cercare di vestire il proprio cane con lo stesso completino che hanno indosso loro. Ecco queste cose davvero non le concepisco, non voglio fare la bigotta, ma porto un assoluto rispetto per i cani e per la loro natura. Voi vi mettereste qualcosa addosso che vi rende ridicoli? Io No. Detto ciò non ci trovo nulla di male a pensare a come sarebbe il mio cane se fosse un umano. Avendone 4 e altri ospiti mi piace immaginarli come dei “tipi”. Partirei a raccontarvi come mi immagino il mio Spritz (il barboncino tutto pepe, quello che se avete letto gli articoli precedenti, si è rubato e alcolizzato con i cioccolatini al rum di mia mamma). Lui è il classico compagnone, uno di quelli che se c’è da far casino è in prima linea, fondamentalmente un pò brontolone, ma alla fine accoglie ogni amico nel gruppo. Lui è il tipo che vestirebbe un pò street cappellino sulla testa, probabilmente Converse o Vans, l’amico che ai capodanni va via sempre per ultimo e che finisce il vino, lui è l’atletico, quello che va sullo skate e ogni tanto torna con qualche livido perché si è distratto nella sua corsa. Lui è quello che vuole attirare sempre l’attenzione, un piccolo leader che alla fine non fa mai valere la sua!!! Il classico tipo da campeggio che si sporca le mani. Hilton, il whippet, che dire... lui è il bello della compagnia, un pò fighettino da polo con il colletto alto Lacoste o Ralph Lauren. Lui è quello che non ama la confusione, non si mischia, lui è uno che vuole star comodo, se deve andare in vacanza vuole un hotel a 5 stelle con dell’ottima cucina se possibile. Lui comprerebbe probabilmente un franchising di gelaterie e fruttivendoli, perché ci tiene a sentirsi dire che è bello, ma ama sfondarsi di cibo a patto che sia “rigorosamente salutare”. Peggy, la mia signora di 12 anni. Lei è una donna da camicia e pantalone capri, che sa il fatto suo, interviene solo se necessario e se è di suo interesse. Da buona femmina, ogni tanto alza la voce per farsi valere. Lei è la migliore amica che si possa avere, quella che c’è sempre e non ti lascia mai. Bella, sa portar bene i suoi anni con disinvoltura mantenendosi in forma con della buona attività fisica. Zelda: lei è la classica stangona super “gnocca” che al primo impatto se la tira, ma poi ci parli e capisci che è la numero uno, l’amica che sta con tutti quella a cui va bene tutto basta stare in compagnia, se c’è da fare una gita è la prima che prende l’auto per andare. Di una dolcezza infinita è una che ascolta parlando poco, ma capendo più di altri. Lei veste casual che sia di marca o meno, tanto a lei sta bene tutto. Ho ironizzato un pò su i miei ragazzi pelosi e voi che tipo avete in casa?