EACH DOG FEELS LIKE AT HIS HOME


OCCHI DI GALGA

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Sedevi accanto a me con quel tuo sguardo fisso, la posa statuaria ed elegante che sai avere quando i tuoi occhi quasi alieni si perdono nell’infinito dei tuoi ricordi.

Ti guardo e ti rispetto, ti ascolto nel tuo silenzio, fatto di sospiri e il tuo passato torna.

Torna quel battito di cuore che ti hanno portato via e tu resti li pietrificata, impotente e muta.

Tu che per dare la vita hai sofferto qualsiasi tipo di violenza, tu che sei stata legata, torturata e chiusa in baracche fatiscenti buie e puzzolenti, con escrementi al suolo e con liquidi stagnanti e acqua sporca per abbeverarti.

La tua sofferenza è arrivata da subito, dalla tua nascita, sei nata femmina e destinata a procreare incessantemente, ma solo campioni, solo piccoli carnefici.

Il tuo destino era già stato scelto dall’uomo.

Giovane e bella, mansueta e remissiva, facile condanna la tua, per chi ti ha vista come sola macchina da soldi e fama.

Lo portasti in grembo con l’amore e la sofferenza, cibandoti di scarti per farlo sopravvivere, il tuo giaciglio tra immondizia e insetti era avvolto dalla luce dei tuoi occhi, come a proteggere quella vita che portavi dentro.

Il tuo cuore suonava le note leggere di una dolce melodia e la tua coda scandiva le ore che passavano in attesa che il piccolo nascesse.

Ma avvolta in questa parentesi d’amore, i demoni del tuo aguzzino si preparavano a spezzarti la tua anima con crudeltà e sanguinaria realtà.

Tu che non conosci la parola “tradizione” tu che non conosci la parola “cultura”, tu che sei solo alla mercé di un triste destino, accetti, con tutta la sofferenza in corpo, LA MORTE, che vedrai davanti ai tuoi occhi.

E un’altra cicatrice segnerà il tuo cuore, che racconta il tuo triste passato e che oggi si scioglie nel pianto silenzioso di quell’amaro ricordo che si sta scolorendo nel tempo.


A Zelda

Per sempre mia anima buona prometterò di proteggerti, rispettarti e amarti ogni istante.